I potenziometri del tono
Nell’articolo precedente abbiamo affrontato le innumerevoli possibilità che offre il potenziometro del volume della nostra chitarra ed abbiamo fatto una panoramica dei setup più comuni costruiti sulle chitarre, in seguito abbiamo esplorato anche le possibilità che offre il controllo del volume sotto forma di pedale.
Oggi chiudiamo il cerchio dando un’occhiata anche ai potenziometri del tono presenti sulla nostra chitarra.
Iniziamo col considerare i maggiori e differenti setup chitarristici in circolazione.
La situazione modello Gibson presenta un controllo di tono per ciascun pickup.

Questa scelta è davvero ottima e permette una sperimentazione maggiore, è ad esempio possibile gestire i pickup in maniera opposta avendo un clean luminoso al manico molto bluesy e un crunch molto caldo e morbido al ponte; o viceversa un riff metal al ponte molto saturo e tagliente e un clean jazz molto scuro al manico.
Insomma, l’opzione di avere ogni pickup completamente indipendente con la sua personale gestione del volume e del tono è davvero un valore aggiunto.
Nella situazione modello Fender abbiamo invece uno o due controlli di tono che rende la filosofia di costruzione non più limitata ma diversa.

La Stratocaster ad esempio ha due controlli di tono, quello più in alto controlla il pickup al manico e quello più in basso controlla il pickup centrale; il tono del pickup al ponte non è regolabile. In questo caso è vero che non avere tutti i pickup indipendenti crea dei limiti da una parte, ma dall’altra il numero maggiore degli stessi e soprattutto il numero di combinazioni di uso possibili, come ad esempio la posizione 2 (manico e centrale assieme) e la 4 (ponte e centrale assieme) aumenta le possibilità timbriche.
Quindi come vedete in questo caso la filosofia di costruzione Fender è più orientata ad un maggior numero di timbriche mentre la Gibson ad un maggior controllo del timbro singolo.
Ci sono altre chitarre come la Fender Jaguar che hanno a disposizione i controlli di rhythm e lead attraverso i quali si ottiene altre possibilità sonore.

Sapere usare il potenziometro del tono è molto importante, molti pensano che aprirlo significhi aumentare le frequenze alte mentre chiuderlo aumenti le frequenze basse. Niente di più sbagliato. In realtà il potenziometro non lavora con le frequenze basse ma solo con quelle alte, lasciarlo aperto significa usare tutte le frequenze che offre il pickup mentre chiudendolo si va a tagliare solo le frequenze alte.
Se si ha bene in testa che tipo di suono si vuole avere, essere non solo consapevoli del funzionamento del volume e del tonoma anche dei differenti tipi di setup in commercio, vi permetterà di scegliere la chitarra giusta per il vostro scopo.
Come diceva Keith Richards:
Per un ottimo suono ci vuole la chitarra giusta con l’amplificatore giusto.
[I potenziometri del tono – Articolo di Marco Mariani]