I 3 fattori fondamentali per l’acquisto della cassa per chitarra

Quando valutiamo l’acquisto di una cassa per chitarra sono tanti i fattori da tenere in considerazione ma tre di questi faranno veramente la differenza :
- I pollici
- Gli ingressi in Ohm
- Il mobile svasato o dritto
Innanzitutto che cos’è una cassa? La cassa è di fatto lo strumento che emette il suono. È molto importante perché tutto quello che senti lo emette la cassa ed ognuna è unica nel suo genere, non esistono due casse identiche, quindi impara a scegliere bene!
La cassa emette il suono perché la corrente che riceve fa si che i coni si spostino avanti ed indietro, producendo uno spostamento d’aria che produce le note musicali.
Le casse sono dei cabinati che contengo da uno a quattro coni. Ovviamente più coni sono presenti nelle casse e più aria spostano gli altoparlanti e quindi più potente sarà il suono. Attenzione però stiamo parlando solo da un punto di vista acustico, se ad esempio microfonate una cassa questa regola non vale.

Il microfono posizionato vicino al cono non ha quindi bisogno di un grande spostamento d’aria perché non è distante. Questa equazione quindi è valida per un approccio live, in studio invece ci sono molti chitarristi che ottengono dei suoni enormi con ampli piccoli.
Anche il modello dei coni, oltre al numero, influenzano il suono finale. Ne esistono di tre tipi:
- 10 pollici, questi coni, essendo molto piccoli, producono dei suoni molto più acuti e sono parecchio utilizzati in generi come il country o il funk che richiedono dei suoni molto definiti ma con bassi.
- 12 pollici, questi coni sono di solito lo standard perché hanno un’ottima risposta su tutte le frequenze, nel Rock di solito vengono utilizzati questi coni.
- 15 pollici, ormai questi coni sono molto rari da vedere e rappresentano sempre più una filosofia di costruzione vintage, producono molti bassi e sono spesso utilizzati nel blues.

Le casse le potete trovare dritte o svasate; dritte le conoscete bene, quando invece vedete delle casse ad esempio a quattro coni che hanno i due superiori rivolti a 45 gradi verso il cielo, ecco presentarsi le svasate. Esse fungono anche da monitor, anche se stai vicino alla cassa molto più bassa di te, riesci meglio a sentire il suono direttamente dal tuo ampli invece di fartelo mettere in spia.
Diamo un’occhiata ora a come collegare un cassa ad un Finale di Potenza.
Le casse si collegano al Finale utilizzando un’unità di misura denominata ohm. L’ohm è un valore che rappresenta il grado di difficoltà che un segnale, uscente dal finale, incontra passando attraverso la bobina dell’altoparlante.

Rispettando lo stesso valore di ohm del finale e della cassa, il segnale incontrerà poca difficoltà e suonerà meglio oltre che durare di più.
Facciamo un paio di esempi per comprendere meglio:
- Se una cassa ha l’entrata da 8 ohm, allora imposta il finale mono o scegli la sua uscita mono a 8 ohm.
- Se un finale è stereo invece pensalo come due finali mono separati. Quindi collega due uscite del finale con lo stesso ohm delle due entrate della cassa.
Ecco cosa non devi assolutamente fare: uscire dal finale con un’impedenza di ohm maggiore di quella di entrata nella cassa. Ad esempio non uscire dal finale a 8 ohm ed entrare nella cassa da 4 ohm!
[La Cassa – Articolo di Marco Mariani]