Scheda audio: ecco come sceglierla
Mettete 5 schede audio, una decina di chitarristi e un paio di tecnici informatici in una stessa stanza e osservate cosa succede. L’obiettivo è chiaro: comparare 5 schede audio di fascia medio bassa per chitarristi.

Se avete già una scheda audio e avete bisogno di aiuto per connetterla al vostro PC abbiamo fatto un video tutorial apposta, ma partiamo dal principio e cerchiamo di far luce sulle motivazioni del perché un chitarrista dovrebbe avere bisogno di una scheda audio, come è fatta e come scegliere quella giusta in base alle nostre necessità.
Se sei un chitarrista o un cantante e stai leggendo questo post è probabile che tu stia cercando un modo per registrare la tua chitarra o la tua voce. Potresti quindi chiederti: perché dovremmo avere bisogno di una scheda audio esterna dato che il nostro computer ne ha già una interna? La risposta è semplicissima: Le schede audio che montano i computer internamente sono costruite principalmente per ascoltare musica e per l’emissione di suoni ma non per ricevere un corretto segnale audio in ingresso, cioè un segnale con la giusta impedenza e con pochissima latenza (vedremo più sotto cos’è) soprattutto per consentirvi di registrare e sentirvi in tempo reale mentre lo state facendo, per esempio per riascoltarci e migliorare, per creare nuove versioni di brani famose con My Guitar Show o per incidere i nostri brani originali.
Ma ecco subito di seguito la tabella comparativa e sotto tutte le spiegazioni per aiutarti nei tuoi acquisti senza esitazioni:
Per il musicista ed il possessore di qualsiasi chitarra, collegare quindi il proprio strumento alla scheda interna del computer, ammesso che riusciate fisicamente a farlo , tra riduzioni di jack o collegamenti alla macgyver è estremamente penalizzante.

Premesso tutto ciò, scopriamo allora cosa è una scheda audio e che fattori tenere in considerazione per scegliere quella giusta per il nostro scopo: registrare una chitarra elettrica (o acustica) a casa propria.
Primo fattore: I convertitori analogico/digitali
Come sappiamo la scheda audio è un hardware elettronico e possiede dei convertitori che tramutano il segnale analogico della chitarra in ingresso (che è un segnale elettrico) in un segnale digitale (una sequenza di numeri); all’interno della stessa il segnale digitale viene processato dalla scheda e, successivamente, in uscita, viene ritrasformato in segnale analogico da un altro convertitore.
16bit /44.100 Khz – 24/48.000Khz – 24/96.00Khz – 24/128.00Khz ?
Cosa ci dicono questi numeri? Come abbiamo appena detto, una scheda audio converte i segnali analogici in numeri e questi sono i numeri che raccontano in che modo questo segnale viene convertito. Per essere chiari:
I bit indicano l’altezza della forma d’onda campionata (ampiezza, cioè dinamica) i Khz la risoluzione nel tempo, cioè quante informazioni in un campione di tempo vengono acquisite.
16bit /44.100 Khz = la risoluzione standard dei cd in commercio.
24/48.000Khz = la risoluzione standard nella produzione musicale e video e ci auguriamo nelle vostre registrazioni audio (se poi farete un cd queste torneranno a 16 bit/44.100 ma questo è un altra questione)
24/96.00Khz e24/128.00Khz = la risoluzione utilizzata per campionature speciali, non sono risoluzioni supportate in tutte le schede, e richiedono anche molta memoria e soprattutto un sistema di ascolto e gestione dei file di alta qualità (studi di registrazione professionali, post produzione audio/video)
Detto questo, possiamo sintetizzare questo punto dicendo che, se volete registrare ed ascoltare un file che riproduca fedelmente il vostro tocco, che vi faccia sentire chiaramente le dinamiche delle parti suonate piano e di quelle suonate forte avete bisogno di una scheda che supporti 24/48.000Khz.
Secondo Fattore: La Latenza
Se avete già provato a collegare la vostra chitarra direttamente al computer (ahimè) magari addirittura alla scheda audio interna, vi sarete accordi che il segnale avrà un ritardo. Il momento in cui voi suonate la corda ed il momento in cui sentite uscire il suono dalle casse del computer non è esattamente uguale, arriva in ritardo.
Questo ritardo si chiama Latenza e rappresenta fisicamente il tempo che il vostro computer impiega nel processare (cioè convertire) il suono della vostra chitarra e farvelo poi sentire: un lavoro tosto. Per questo il suono che sentite in real time, cioè tra quando suonate e quando sentite il suono processato dal computer alle casse, c’è un ritardo: il vostro computer non è stato inventato per fare questo lavoro specifico. Le schede audio esterne sì.
Acquistare una scheda audio esterna vi può infatti aiutare a gestire questo carico di dati che saranno così dedicati in gran parte alla scheda stessa che è appunto costruita a questo preciso scopo, il lavoro di elaborazione del segnale.
Terzo Fattore: Ingressi ed uscite
Gli ingressi e le uscite della scheda sono un fattore molto importante proprio in relazione a quale strumento avrete intenzione di registrare.
Se dovete registrare o suonare solo la vostra chitarra, ci sono molte schede economiche sul mercato con solo 1 ingresso ed 1 uscita. Se invece voleste registrare anche una voce o più segnali contemporaneamente avrete bisogno di più ingressi.
Un fattore che determina quale ingresso farà al caso vostro è l’impedenza (Z). Senza entrare ora nello specifico, il principio è però molto importante quanto semplice:
Ogni segnale elettrico viaggia ad impedenze differenti, cioè diciamo (solo per intenderci) a “volumi” differenti. Detto questo quello che dovremo fare è molto semplice: se abbiamo un segnale in ingresso debole, cioè a bassa impedenza come quello della nostra chitarra elettrica, basterà trovare una sorgente in entrata che è predisposta a riceverlo, cioè che dice “ok, ci penso io a te” , cioè lo tratta come deve essere trattato. Al contrario, se inserite un jack della chitarra in un computer (vi ricorda qualcosa?..) il computer prenderà il vostro segnale e lo tratterà come se fosse un segnale molto più alto, e quello che otterrete sarà un suono senza dinamica, schiacciato e privo di vita.

Ecco quindi le 3 principali tipologie di ingressi:
Line Jack da 1/4 pollice (jack normale) = serve a registrare e processare i segnali che arrivano da: tastiere elettroniche, campionatori, mixer. Questi ingressi gestiscono un livello d’ingresso mediamente elevato, cioè già preamplificato (High-Z) Una chitarra acustica con la pila di norma uscirà già con un segnale di linea. Nel dubbio guardate il libretto di istruzioni del vostro sistema di preamplificazione.
Low-Z ,Instruments Jack da 1/4 pollice (jack normale) = è il vostro eldorado se siete un chitarrista. Cercate questi ingressi. Potreste, come per la scheda M-Audio M-Track Plus MKII MK2 2-Channel avere un solo jack in entrata ed un selettore da spostare per selezionare il tipo di ingresso tra “linea” e “instruments” cioè bassa impedenza.
XLR Cannon = Ingresso adibito al cavo microfonico. E’ l’ingresso a cui entrare con un microfono. Anche qua potrete selezionare se presente l’alimentazione phantom 48v, cioè un alimentazione diretta al microfono a condensatore. Se cantate e suonate potrebbe fare il caso vostro.

Quarto Fattore: Le porte MIDI
Essendo chitarristi e non tastieristi, le porte MIDI vi interesseranno relativamente, a meno che voi non andiate in giro a suonare con la vostra scheda audio e vi serva una pedaliera per controllare i preset dei vostri suoni.
Diciamo che comunque se ci sono, tanto meglio.

Le porte MIDI si dividono in:
- Midi input: Permette di ricevere un segnale in ingresso, ad esempio un segnale ricevuto da una pedaliera per controllare i vostri preset;
- Midi Output: Permette d’inviare un segnale in uscita ad esempio, ad esempio se collegaste la vostra scheda ad un multieffetto;
- Midi Thru: Permette di gestire il segnale di un’altra unità, ricevuto attraverso il MIDI Input e spedirlo ad una terza unità, questo tipo di rapporto è detto “Master Slave”
Quinto Fattore: Tipo di collegamento delle schede audio al computer
Le schede audio si possono collegare al computer in vari modi, quelle più piccole solitamente si collegano attraverso l’Usb, altrimenti altre usano il Firewire, di solito il firewire permette alla scheda di essere autoalimentata, quindi di non usare un suo personale trasformatore di corrente.

Altre schede invece, come le Pci, hanno una parte del modulo installata all’interno del computer, e la restante (in genere la parte con le regolazioni di input) è esterna.

Anche qua la cosa importante è trovare il giusto compromesso tra portabilità e qualità del prodotto. Una scheda adatta a gestire la vostra chitarra e a registrarla adeguatamente, la potete trovare anche partendo da un centinaio di euro, chiaramente più salirete di prezzo, più avrete un prodotto professionale.
Di seguito ecco il resoconto dei nostri test. Abbiamo testato cinque schede audio:
- M-Audio M-Track Plus MKII MK2 2-Channel
- Apogee Jam Mini
- Focusrite 2i4
- Focusrite Scarlett 18i8
- Motu Traveller MKI
Ecco cosa abbiamo fatto:

1-Connessione delle schede audio al Mac. In questa prova abbiamo usato un I-Mac con sistema Operativo Mavericks). Nessun driver scaricato per riconoscere le schede usb, per Motu che usa connessione Firewire abbiamo scaricato e installato i driver dal sito della Motu (un driver unico per le loro schede)
2 – Calibrazione del segnale audio d’ingresso (di linea) effettuando la calibrazione del livello di input per avere una lettura omogenea, che ci permettesse di comparare fedelmente la qualità del segnale in ingresso senza dovere poi toccare i potenziometri delle regolazioni di input (poi selezionate in Instrument per la registrazione della chitarra allo stesso volume).
3- A questa fase è seguita una verifica della latenza secondo il metodo consigliato da tutti i principali software, ossia inviando un segnale dall’uscita della scheda e registrandolo lo stesso segnale dal suo stesso ingresso. Così facendo si è potuta vedere fisicamente la latenza di ogni scheda. Tutte le schede sono state testate con Ableton Live con un volume in ingresso ed impostazioni software uguali per tutte le schede.

4- Per ascoltare la parte di qualità del suono abbiamo registrato quindi con una chitarra elettrica uno stesso riff per ogni scheda senza preoccuparci degli ascolti ma solamente del segnale in ingresso.
5 – Abbiamo quindi preso una 6a scheda utilizzata principalmente per ascoltare tutte le cinque registrazioni da una sorgente “neutrale” .
Questa prova ci ha permesso di stilare una “classifica” delle schede più rapide nel convertire segnali reali in digitali e viceversa, a parità di software utilizzato, di prezzo e di qualità percepita (cioè come il segnale, da un punto di vista non solo delle frequenze e della dinamica ma soprattutto da un punto di vista di “suono”) fosse la migliore.
And the winner is…

La scelta complessiva, a parità di fattori e di convenienza tra : prezzo, latenza, numero di uscite ed entrate, conversione, ingombro e risposta in frequenza è caduta sulla
- M-Audio M-Track Plus MKII MK2 2-Channel
Una buona scelta per registrare la chitarra, con due ingressi microfonici, una latenza bassa, alta frequenza di campionamento raggiungibile e la possibilità di avere lo switch in ingresso line/instruments, quindi utile anche per registrarci tastiere o chitarre acustiche elettrificate.
La qualità del segnale è buona, segnaliamo una leggera perdita di frequenze medio basse ma una buon carattere nelle medio alte soprattutto in rapporto alla qualità/prezzo.
Link al sito M-Audio
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N.B. Le nostre prove sono assolutamente neutrali e sono fatte esclusivamente grazie alla passione del nostro lavoro. Non sono quindi in alcun modo sponsorizzate o finanziate da case produttrici o negozi musicali.
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[Guida all’acquisto di una Scheda audio esterna – Articolo di Redazione]